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La crescente consapevolezza riguardo i cambiamenti climatici e l’impatto ambientale delle attività umane ha reso sempre più evidente e urgente la necessità di una transizione verso pratiche più sostenibili. Questo processo, noto come transizione verde, mira a ridurre l’impronta ecologica della nostra società, promuovendo l’uso di energie rinnovabili e soluzioni eco-compatibili. Ma cosa significa esattamente transizione verde e perché è così cruciale che tutti, dai grandi consumatori di energia alle singole famiglie, ne siano parte attiva? 

La transizione verde rappresenta un passaggio fondamentale verso un futuro più sostenibile, in cui l’energia pulita sostituisce quella derivata dai combustibili fossili, contribuendo a ridurre le emissioni di CO2 e a mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Non si tratta solo di un tema ambientale: abbracciare la transizione verde comporta anche importanti vantaggi economici e sociali

Uno dei mezzi che abbiamo a disposizione per accelerare questo passaggio è l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili: una scelta accessibile a tutti – grazie anche all’esistenza delle cosiddette comunità energetiche – che non solo fa bene all’ambiente, ma permette anche di risparmiare e di diventare indipendenti dal mercato energetico tradizionale, sempre più instabile e incerto.

Transizione verde: cos’è e perché è importante

Con il termine transizione verde si fa riferimento a un processo di cambiamento e trasformazione della società e dell’economia verso un modello di sviluppo sostenibile, basato su pratiche che mirano a minimizzare l’impatto umano sull’ambiente. Fonte: European Union

 

Un aspetto centrale della transizione verde è rappresentato dalla transizione energetica, ovvero il passaggio dai combustibili fossili  – che comportano il rilascio di ampie quantità di CO2 nell’atmosfera, una delle principali cause della crisi climatica globale – alle fonti di energia rinnovabili, come il sole o il vento, pulite ed eco-compatibili.

 

Questa transizione non riguarda solo la grande industria e le realtà che consumano elevate quantità di energia, ma anche i singoli cittadini, le famiglie e i piccoli consumatori di energia. 

 

Si tratta di una trasformazione necessaria e urgente per  salvaguardare il pianeta per le generazioni future, assicurando loro un ambiente più salubre. Infatti, tramite la transizione energetica è possibile ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e diminuire le emissioni di CO2 e altri gas serra, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria e mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

 

Ma non solo. La transizione verde comporta anche ampi benefici economici, sia per le imprese, sia per i privati cittadini, che possono ridurre significativamente i costi delle proprie bollette.

 

Sostenere la transizione verde con l’autoproduzione di energia

Tra le soluzioni che si possono adottare per supportare la transizione verde troviamo l’autoproduzione di energia. Si tratta, in parole semplici, della produzione di energia da fonti rinnovabili direttamente da parte dei consumatori.

 

Uno dei benefici più immediati dell’autoproduzione di energia verde, al di là del grande vantaggio ambientale, è la riduzione dei costi delle bollette energetiche. Generando la propria energia, infatti, famiglie, professionisti e imprese possono ridurre o azzerare la quantità di elettricità acquistata dalla rete, ottenendo risparmi considerevoli nel medio e lungo termine. 

 

È importante considerare anche il fatto che, produrre la propria energia in maniera indipendente permette ai consumatori di svincolarsi dal mercato energetico tradizionale e dalle sue dinamiche imprevedibili, tutelandosi dal rincaro dei prezzi e dall’incertezza e ottenendo dunque il vantaggio di poter sempre prevedere esattamente quanto si andrà a spendere per la propria energia.

 

Come si fa ad autoprodurre la propria energia?

 

L’autoproduzione di energia può avvenire attraverso diverse strade:

  • tramite l’installazione di un impianto privato (come pannelli solari o turbine eoliche) nella propria abitazione o edificio commerciale;
  • l’adesione a una comunità energetica, in cui l’energia viene autoprodotta in maniera collettiva e condivisa tra un gruppo di consumatori.

 

Si tratta in entrambi i casi di soluzioni valide, ma l’installazione di un impianto privato comporta alcuni vincoli di cui occorre tenere conto:

  • la presenza degli spazi e delle condizioni ambientali idonee per l’installazione dell’impianto;
  • la necessità di fare lavori nella propria abitazione, con tutti i disagi che ciò può comportare;
  • la possibilità di sostenere gli alti costi di installazione iniziali, oltre che i costi di manutenzione ordinari e straordinari  che aumentano ulteriormente se si sceglie di dotare l’impianto di un sistema di accumulo (indispensabile per usufruire dell’energia in maniera continuativa, ma molto dispendioso).

 

La scelta di aderire a una comunità energetica, in questo senso, risulta più semplice e percorribile anche da parte di chi non possiede i requisiti necessari per un impianto privato o, semplicemente, non vuole affrontare i disagi necessari per la sua installazione. È inoltre una soluzione più flessibile.

Contribuisci alla transizione verde aderendo alla CEN di Green

Le comunità energetiche non sono tutte uguali, ma ne esistono di diversi tipi. Tra le più note troviamo le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Queste ultime rappresentano uno strumento concreto per contribuire allo sviluppo sostenibile del nostro paese, ma presentano ancora alcuni vincoli e limiti, primo fra tutti il limite territoriale (è possibile condividere l’energia solo tra consumatori geograficamente molto vicini).

 

Una delle soluzioni migliori e più vantaggiose per chi vuole autoprodurre la propria energia elettrica è quella offerta da Green e dalla sua Comunità Energetica Nazionale (CEN), che rappresenta in un certo senso un’evoluzione della CER.

 

La CEN di Green, che poggia sulla piattaforma SeLea, rappresenta il primo progetto di questo genere in Italia. La proposta si rivolge sia ai privati, sia alle imprese di piccole, medie e grandi dimensioni, offrendo loro la possibilità di risparmiare fino all’80% rispetto all’attuale costo della bolletta per un periodo di 25 anni.

 

Entrando nella CEN di Green, aperta a chiunque paghi una bolletta in Italia, è possibile contribuire in maniera concreta alla transizione verde, riducendo il proprio impatto ambientale, con ricadute positive per l’intera collettività. Il tutto ottenendo un importante risparmio economico

 

Per scoprire come entrare a fare parte della CEN:

  • Clicca qui se sei un cittadino o una PMI con un consumo inferiore ai 20 MWh annui 
  • Scrivi a info@green-srl.it se sei un’azienda che consuma più di 20 MWh annui

 

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