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Negli ultimi anni, la volatilità dei prezzi energetici ha messo a dura prova famiglie e imprese italiane, alle prese con bollette sempre più imprevedibili. Questa situazione è strettamente legata alla dipendenza dai combustibili fossili, in particolare il gas naturale, che gioca un ruolo centrale nella determinazione del costo dell’energia (Fonte: Italy for climate). Infatti, nonostante l’aumento della produzione da fonti rinnovabili, è quasi sempre il gas a determinare i prezzi dell’energia nel sistema del prezzo marginale, con il risultato che, anche quando l’energia proviene da fonti più economiche, le bollette restano elevate (Fonte: Qualenergia) Per molti, l’autoproduzione di energia rappresenta una via d’uscita, offrendo la possibilità di ridurre i costi e di proteggersi dalle fluttuazioni di mercato. L’autonomia energetica si sta affermando come una soluzione concreta e sostenibile per ottenere stabilità e controllo sui propri consumi.

La dipendenza energetica e il ruolo del gas naturale

In Europa e in Italia, i prezzi dell’energia elettrica vengono stabiliti principalmente tramite il sistema del prezzo marginale, noto anche come pay-as-clear, utilizzato nella maggior parte dei mercati energetici. Questo sistema stabilisce il prezzo dell’elettricità in base all’impianto più costoso necessario per soddisfare la domanda in un dato momento. Le centrali alimentate da fonti rinnovabili, che offrono energia a basso costo, vengono utilizzate per prime. Tuttavia, quando la domanda aumenta, vengono chiamate in causa le centrali con costi di produzione più elevati, alimentate da combustibili fossili. Di conseguenza, anche se una parte significativa dell’energia è prodotta da fonti rinnovabili, il prezzo finale pagato dai consumatori rimane il più delle volte determinato da impianti non rinnovabili, impedendo ai consumatori di cogliere appieno i benefici dell’energia pulita in bolletta.

In particolare, il report pubblicato da Mario Draghi nel settembre 2024 ha evidenziato come a influenzare il costo dell’energia elettrica sia nella maggior parte dei casi il gas naturale. Questa risorsa, spesso importata da Paesi esteri, è soggetta a forti oscillazioni di prezzo a causa di fattori geopolitici, fluttuazioni di mercato e problemi di approvvigionamento. Tali dinamiche si traducono in aumenti improvvisi delle bollette energetiche, creando difficoltà per la pianificazione economica di lungo periodo e un senso di vulnerabilità per famiglie e imprese.

Come raggiungere l’indipendenza energetica

L’Italia ha fatto passi avanti nella promozione delle energie pulite, ma la sua capacità di autoprodurre energia da fonti rinnovabili è ancora insufficiente rispetto alla domanda nazionale. Infatti, nonostante l’aumento dell’energia solare, eolica e idroelettrica, queste fonti coprono solo una parte del fabbisogno energetico del Paese. Ciò implica un ricorso continuo a fonti costose e inquinanti come il gas naturale, che non solo fa salire i costi energetici ma danneggia anche l’ambiente.

Come possono fare, allora, privati e imprese a ottenere bollette stabili e tutelarsi dai continui rincari? La soluzione è puntare all’indipendenza energetica, ovvero l’autonomia dai meccanismi del mercato elettrico, raggiungibile tramite sistemi per l’autoproduzione di energia che consentono di ridurre o eliminare la dipendenza dai combustibili fossili e di generare energia in modo sostenibile e conveniente. In altri termini, si tratta di passare da un modello di distribuzione e trasmissione dell’energia centralizzato, dominato dalle fonti fossili, a un sistema distribuito e più capillare, in cui l’energia viene prodotta localmente e condivisa

Autoproduzione e comunità energetiche 

Esistono diverse soluzioni per chi vuole autoprodurre la propria energia elettrica e rendersi indipendente dal mercato elettrico tradizionale. Una delle più interessanti è rappresentata dalle comunità energetiche. Si tratta di gruppi di cittadini o imprese che si associano per produrre e condividere energia elettrica in modo autonomo. Questo approccio permette di ridurre i costi energetici e di diminuire l’esposizione agli aumenti del mercato.

Tra le varie tipologie di comunità energetiche, troviamo le cosiddette CER (Comunità Energetiche Rinnovabili): queste realtà consentono ai membri di condividere l’energia prodotta da impianti collettivi. Tuttavia, le CER non coprono mai interamente il fabbisogno energetico e sono limitate geograficamente, poiché i membri devono appartenere alla stessa cabina elettrica (condizione necessaria per beneficiare degli incentivi statali).

Una soluzione più flessibile e completa è offerta dalla Comunità Energetica Nazionale (CEN) di Green Srl. Si tratta di un progetto innovativo e unico in Italia che consente a privati e imprese di diventare co-proprietari di impianti per l’autoproduzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (eolico e fotovoltaico) distribuiti su tutto il territorio nazionale. A differenza delle CER, non ci sono limiti geografici e i membri possono beneficiare dell’energia ovunque si trovino. La gestione degli impianti viene effettuata tramite la piattaforma SeLea, garantendo il costo fisso di €0,02/kWh per la materia energia ed una copertura completa del fabbisogno energetico.

Come entrare nella CEN di Green e raggiungere l’autonomia energetica 

La Comunità Energetica Nazionale di Green è organizzata in diverse Comunità Energetiche Estese Cittadini (CEEC), distribuite in tutto il Paese.

In base al proprio fabbisogno energetico, si partecipa alla CEN in modo diverso tramite l’acquisto di quote/azioni delle CEEC che costituiscono la CEN. Ogni quota acquistata dà diritto a usufruire di 1 MWh di energia a un prezzo vantaggioso fisso per 25 anni (esclusi normali adeguamenti ISTAT), determinando un risparmio in bolletta fino all’80% rispetto ai costi attuali. 

L’acquisto delle quote/azioni può essere effettuato partecipando alle campagne di equity crowdfunding che si svolgono sulla piattaforma Opstart.

Vuoi diventare anche tu parte della Comunità Energetica Nazionale di Green e autoprodurre energia in modo sostenibile e conveniente? Scopri la campagna di crowdfunding su Opstart e inizia il tuo percorso verso l’autonomia energetica!

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